Ultimo aggiornamento alle 08:01
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Tassa di soggiorno:
la mappa dei rincari

Oltre cento Comuni in più introdurranno nel 2018 la tassa di soggiorno, ma altri ancora si apprestano ad aumentarla. L’ultima indagine condotta da Jfc aiuta ad orientarsi nella giungla dei rincari che saranno attuati nei prossimi mesi e che differiscono da città a città.

Per quanto riguarda le città d’arte, riporta La Stampa, aumenti di tariffe saranno applicati a Firenze e Venezia. Nello specifico, il capoluogo toscano prevede incrementi di 50 centesimi per gli alberghi da 1 a 3 stelle e 30 centesimi per i 4 stelle. Raddoppierà invece il balzello per affitti brevi ed Airbnb, passando da 1,50 a 3 euro.

Pesanti aumenti sull’extraricettivo saranno attuati anche nella Serenissima, dove la tassa passerà da 1 euro e 50 a 2/5 euro.

In Trentino le strutture alberghiere di San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi dovranno corrispondere 50 centesimi in più a notte.

Mare Italia
Per quanto riguarda le località di mare, sono in programma rialzi del 20/30 per cento a Riccione e raddoppi sugli alberghi di lusso a Jesolo, per cui il balzello sarà di 4 euro. Mentre a Ischia l’imposta sarà applicata tutto l’anno in 5 Comuni su 6. Prevedono raddoppi sulle strutture ricettive di lusso Caorle e a Bibione.

Al Sud e nelle Isole
Aumenti del 100 per cento interesseranno gli alberghi a 4 e 5 stelle di Matera. Le tariffe passeranno da 2 euro a notte a 4 euro a notte. Sale da 1 a 2 euro il balzello per i bed & Breakfast e le case vacanza.

In Sardegna passa da 3,50 a 2,50 la tassa sui 4 stelle di Olbia. La stessa cosa non vale però per i 5 stelle e i b&b. Per i primi l’imposta passa a 4 euro e per i secondi da 2,30 a 2,50 euro.

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