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Assoviaggi sulla riforma del turismo: “Non si risolve l’abusivismo”

"Tanti buoni principia e qualche ottima idea, ma questo non basta". Gianni Rebecchi, presidente nazionale Assoviaggi-Confesercenti, liquida con questo giudizio lapidario il Progetto di Legge regionale per la riforma del turismo lombardo, licenziato oggi dalla Commissione attività produttive del Consiglio regionale lombardo.

Secondo Rebecchi, pur introducendo principi importanti quali quello della necessità di svecchiare l’attività promozionale e di incentivare la collaborazione tra pubblico e privato, il nuovo Testo unico non risolve alcune problematiche quali, appunto, quelle legate all’abusivismo.

"Di fatto - sottolinea la nota di Assoviaggi-Confesercenti - si tendono a ‘sdoganare’ prassi di vendita di pacchetti turistici, attualmente sommerse, in favore di soggetti non imprenditoriali che operano sempre più intensamente nel settore, ponendosi direttamente in concorrenza con i regolari imprenditori sottoposti a regole ben più onerose".

L’Associazione lamenta il fatto che al mondo ‘no profit’ la Regione non richieda alcuna garanzia, nemmeno il rispetto delle norme del Codice del turismo, mentre invece aumenta la cauzione per 3.200 agenzie lombarde. Un compromesso al ribasso che, secondo Assoviaggi-Confesercenti, rischia di determinare la chiusura di tante attività commerciali e l’indebolimento dell’attrattività del territorio: “Non è certo dequalificando l’offerta turistica - conclude la nota - che sarà possibile valorizzare la Lombardia sul piano internazionale”.

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