Uno stallo delle presenze nell’alta stagione, con i pernottamenti a più 0,1 per cento nei quattro mesi estivi. Non sono confortanti i dati di Federalberghi, che invece sperava nell’estate come momento di rilancio per il comparto ricettivo della Penisola.
Le cifre, aggiornate al mese di settembre, presentano per quest’ultimo un incremento di presenze dei turisti stranieri pari al 2 per cento, mentre la domanda interna negli hotel italiani è scesa di 0,9 punti percentuali.
"Si tratta – commenta il presidente della Federazione, Bernabò Bocca (nella foto) – di un risultato fortemente al di sotto delle aspettative". E le pastoie burocratiche non contribuiscono certo al rilancio: "Il settore – aggiunge infatti Bocca – si muove con fatica, zavorrato da mille vincoli e da una pressione fiscale senza eguali".
A tutto questo si sono aggiunti, quest’estate, il maltempo e la crisi economica, che hanno aggravato ulteriormente il bilancio. "Sin quando non ripartirà la domanda interna – conclude il presidente – continueremo a guardare con estrema preoccupazione a questo importantissimo segmento, che costituisce il 50 per cento della nostra clientela".
