Non bastano i consumi turistici degli stranieri a compensare la contrazione di quelli dei nostri connazionali. È la sentenza che emerge da un'analisi dell'Ufficio Studi della Fipe-Confcommercio, che traccia un primo bilancio dell'andamento estivo.
La flessione delle presenze è di 1,4 punti percentuali, come sintesi del -2,1 per cento del turismo interno e di un più 0,3 di quello internazionale. La spesa per presenza si è inoltre ridotta da 92 a 90 euro, a causa soprattutto del maltempo, e ciò ha determinato una contrazione dei consumi per oltre 1,1 miliardi di euro, non compensata dall'aumento di 170 milioni di euro registrato per i consumi degli stranieri.
Il bilancio della stagione resta, dunque, negativo per 982 milioni di euro. Unica eccezione le città d’arte dove la domanda è stata in crescita. La metà delle perdite si concentra nei servizi di alloggio e di ristorazione, compresa quella in stabilimenti balneari e discoteche, dove la riduzione della domanda ammonta a 200 milioni di euro.
