Ultimo aggiornamento alle 11:21
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Flessione delle presenze in Trentino: "Bisogna puntare sui mercati esteri"

Un calo si presenze oscillante fra l'8 e il 10 per cento, con punte tra il 15 e il 20 per alcune strutture. Questo il primo bilancio dell'estate trentina.

"Il meteo - spiega Luca Libardi, presidente Asat - ha certo condizionato la stagione estiva, arrivata dopo un inverno altrettanto problematico. Hanno sofferto molto i rifugi e i campeggi, com’era logico attendersi viste le precipitazioni. Del maltempo hanno beneficiato le città e i musei, che hanno offerto un’alternativa culturale ai turisti".

La flessione è stato pesante ma, secondo quanto riporta Trentino Corriere Alpi, gli albergatori del Trentino non hanno intenzione di chiedere lo stato di calamità.

"Non servono soluzioni a spot - commenta Libardi -, ma di lungo periodo. Purtroppo una stagione sfortunata può anche capitare, ma va senz’altro rafforzata la promozione del Trentino sui mercati internazionali. In media il 40 per cento del mercato turistico estivo da noi è italiano, eccezion fatta per il Garda e pochi altri luoghi".

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