Ultimo aggiornamento alle 08:31
|

Cristina Bonduà, una carriera nell'hôtellerie

di Silvana Piana

Light lunch in albergo, poi via di corsa in riunione. La vita, nell'affascinante mondo dell'hôtellerie, gira così… veloce, incalzante, con ritmi mozzafiato, cento aspetti da seguire, strategie da pensare, promozioni da varare, eventi da organizzare. Essere multitasking aiuta, è ovvio. Essere multitasking è prerogativa femminile (ci sono teorie e studi che lo confermano…).

Una vita frenetica, ma abbondantemente intrisa di passione e determinazione nel far valere le proprie capacità. La vita professionale di Cristina Bonduà è scritta su molte pagine della storia alberghiera italiana. Da quattro anni a questa parte è alla direzione commerciale servizi alberghieri del Saint Vincent Resort & Casino, di cui segue il progetto di totale trasformazione della struttura e del prodotto.

"Ho sempre avuto bisogno di avere un progetto da seguire e portare a termine", dice mentre snocciola l'iter della sua carriera: 9 anni in Ciga Hotels, 12 in Srs, 4 anni in Jolly Hotels, 5 in Meliá prima di diventare libera professionista e poi, in qualità di manager, da 4 anni alle dipendenze del resort valdostano.  
 
Essere donna ha significato, per Bonduà, essere caparbia, ma, soprattutto, dimostrare che si possono scavalcare i pregiudizi. "Uscire dal classico mondo di segretarie o assistenti a quello di dirigenti era una lotta intensa - racconta -. Parliamo di fine anni Settanta, inizio Ottanta, anni in cui il mondo maschilista vedeva la donna più come segretaria che come manager".

Un mondo da cui ha voluto uscire al più presto: "Ho aperto e creato da zero l'ufficio regionale Srs-Steigenberger a Milano, dove ero operativa anche per l'estero. È stata un'esperienza entusiasmante". Poi l'approdo in Jolly, la tappa più significativa del suo curriculum: "Lì sono diventata dirigente, ce l'ho fatta - ricorda la manager -! Sono entrata, finalmente, nella stanza dei bottoni, e non ho trovato ostacoli nel mio percorso. Al contrario di Meliá, comandata dagli uomini, dove ho dovuto combattere per far valere il mio pensiero".

Un consiglio per le giovani donne dell'hôtellerie? "Parlare benissimo l'inglese e approfittare degli anni più 'freschi' per dare il massimo. Nel settore alberghiero non ci si ferma mai". Parola di Cristina Bonduà.

Leggi anche: hotel, #8marzo
/* */

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook


Torna su
Chiudi