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Kerten Hospitality, Theo Bortoluzzi: “Con Cloud7 creiamo storie tailor made”

di Stefania Galvan

Anche i gruppi alberghieri internazionali se ne sono accorti: la platea di strutture midscale della Capitale messe sul mercato, che continua ad aumentare, ha potenzialità enormi, soprattutto se si tratta di asset in location centrali.

L’ultimo esempio porta le insegne di Kerten Hospitality: stiamo parlando di Cloud7 Hotel Roma, il nuovo boutique hotel con 37 camere di cui il player internazionale ha acquisito la gestione dalla famiglia Santucci con un contratto di affitto.

Il progetto è ambizioso, come spiega Theo Bortoluzzi (nella foto), responsabile dello sviluppo di Kerten Hospitality in Europa: “Non sarà esclusivamente un hotel - precisa -, sarà anche un hub sociale, uno spazio aperto all’interscambio con la cittadinanza e, particolare di cui siamo particolarmente fieri, un’occasione per portare la comunità artistica locale in centro città”.

Hub sociale e spazio espositivo
La struttura, che aprirà nell’estate del 2024, si propone infatti anche come spazio espositivo per gli artisti romani under 35: “Venderemo anche le loro opere ai clienti dell’hotel” aggiunge Bortoluzzi, che continua: “Anche in questo caso, come per gli altri nostri Cloud7, abbiamo creato una storia tailor made per un progetto, rendendolo un unicum. Questo brand, infatti, ha la peculiarità di essere particolarmente flessibile, si adatta all’edificio e ogni Cloud 7 è diverso dagli altri”.

E fa l’esempio del Camp Jebel Jais di Ras Al Khaimah, negli Emirati Arabi Uniti, che aprirà nel 2024 con 30 unità costruite in pietra locale e una spiccata vocazione alla natura e alla soft adventure tra le montagne.

ll piano di sviluppo
In realtà la new entry romana fa parte di un ampio piano di sviluppo europeo del gruppo, sulla cui prossima mossa Bortoluzzi mantiene, però, ancora riserbo: “Abbiamo firmato l'accordo, sarà in Francia” si limita a dire.

In tutto le strutture in pipeline sono una cinquantina, di cui 35 in Medio Oriente, suddivise in due brand: Cloud 7 per la fascia dei 3 e 4 stelle e The House per il segmento luxury.
Tra le anticipazioni l’esordio in Marocco, che potrebbe avvenire entro fine anno, e il forte presidio in Egitto: “Il progetto è ambizioso – conclude Bortoluzzi – e prevede l’apertura, da qui al 2027, di 13 strutture a carattere misto tra hotel, residence e serviced apartment, che uniscono la comodità di un alloggio a quella di avere a disposizione i servizi alberghieri, in nostre strutture o in altre convenzionate”.

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