Ultimo aggiornamento alle 08:03
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Cedolare secca
al 26% per gli affitti
brevi: i chiarimenti
sulla norma

Arrivano ulteriori dettagli sulla norma che prevede l'aumento della cedolare secca per gli affitti brevi. Stando al testo che sta passando al vaglio delle camere, infatti, emergono ulteriori dettagli sul funzionamento della tassa.

Come riporta ilsole24ore.com, infatti, il passaggio dell'aliquota per la cedolare secca dal 21% al 26% scatta nel momento in cui il proprietario destina agli affitti brevi più di 1 immobile. Ma, in questo caso, l'aliquota maggiorata si applica anche al primo immobile e non solo dal secondo in poi.

La casistica
In altre parole, il proprietario che affitta una sola unità per uso turistico pagherà il 21%. Chi affitta tre proprietà immobiliari, invece, pagherà l'aliquota del 26% per tutti e tre gli immobili. La stesura della norma infatti non prevede nessun esonero per la prima casa in locazione.

Non è detto però che le cose non possano cambiare. Anche se di per sé la manovra resta blindata, resta aperto il discorso dei decreti collegati, sui quali si potrebbe intervenire per modificare la norma.

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