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Pellan, Meininger e la novità italiana: “Portiamo a Venezia la nostra flessibilità”

di Stefania Galvan

Lo abbiamo detto a più riprese: in questi ultimi due anni l’idea di ricettività si è profondamente trasformata e ora, accanto al concetto tradizionale di ospitalità, ne convivono altri più flessibili, dove le classificazioni delle strutture sono saltate, a favore di un modello ibrido in grado di attrarre fasce trasversali di clientela.

Una lezione che Meininger Hotels ha saputo apprendere e far sua da tempo, con un piano di sviluppo che vede l’Italia al centro di un progetto europeo. Ed ecco Philippe Pellan, regional director di Italia e Francia per Meininger Hotels, annunciare in anteprima a TTG Italia l’ultimo frutto di questo piano: la nuova struttura di Venezia Mestre, che aprirà le sue porte il 1° marzo portando a quattro le proprietà del gruppo nel nostro Paese.

Un business model ibrido
“Come per gli altri tre hotel - spiega Pellan -, due a Milano e uno a Roma, anche quello di Venezia Mestre segue un business model ibrido che, accanto a camere private con bagno, ne prevede altre dall’utilizzo flessibile, che spaziano dalle doppie alle multiple, per un totale di 434 posti letto suddivisi in 112 stanze. Possiamo dunque vendere sia camere, sia singoli posti letto, il che ci rende attrattivi per un ampio ventaglio di clientela: dagli individuali alle coppie, dalle famiglie ai gruppi di amici, fino alle scolaresche in gita. Per queste ultime, così come per i gruppi, possiamo organizzare pranzi e cene su richiesta”.

Aree comuni e clientela internazionale
Grande importanza è data alle aree comuni, ampie e dotate anche di spazi giochi con tavolo da biliardo, che si aggiungono a una cucina per gli ospiti, a servizi per i bambini - come ad esempio le culle gratuite - e a una grande terrazza esterna, che in futuro potrà aprirsi anche ad eventi con il coinvolgimento dei locali.

“Prevediamo una clientela molto internazionale - sottolinea Pellan -, come negli altri nostri hotel che, accanto alla forte componente italiana, ospitano ovviamente una grande percentuale di tedeschi, che conoscono bene il nostro brand, ma anche francesi e inglesi”.

Ripartenza a tempi da record
L’attesa di tutti per la nuova apertura è forte: “Non vedono l’ora di sperimentare anche la struttura veneziana, dopo aver provato quelle di Milano e Roma facendo ripartire a tempi di record un business fermo da oltre due anni”. La ripresa è stata repentina e quasi inaspettata per tutte le strutture del gruppo, come racconta Pellan: “A livello globale - sottolinea - l’occupazione media è balzata all’85% subito dopo la riapertura delle destinazioni, con casi eclatanti come quello del Meininger di Lione: inaugurato a dicembre 2019 è stato chiuso a marzo 2020 e nell’agosto successivo, con la riapertura, è arrivato in un mese al 98% di riempimento, solo grazie alla clientela francese”.

E le premesse per un ottimo 2023 ci sono tutte: “Particolarmente incoraggiante la ripresa della componente corporate e dei gruppi - segnala Pellan -, che ci stanno già contattando per prenotare Venezia e, a livello complessivo, rappresentano il 30% della nostra clientela”. Intanto Meininger - 34 strutture in numerosi Paesi europei - guarda già avanti, con l’Italia ancora in primo piano: “La nostra attenzione - anticipa Pellan - si sta concentrando su una seconda struttura romana, ma anche su Firenze e Napoli, mentre nel frattempo investiamo costantemente in migliorie e ristrutturazioni. A Roma, ad esempio, stiamo procedendo gradualmente con il restyling di tutte le camere e bagni, senza però mai chiudere la struttura, che resta sempre operativa; lo score di soddisfazione della clientela è, quindi, rimasto inalterato”.

Foto: ©MEININGER Hotels

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