Ultimo aggiornamento alle 10:31
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Crisi energetica, skipass e hotel di montagna costretti a ritoccare i listini

Era inevitabile: il rincaro del costo dell’energia si ripercuoterà sui listini dei prezzi dell’inverno, soprattutto per gli skipass e i soggiorni negli hotel di montagna.

Per i primi gli aumenti già ora gli aumenti sono intorno ai 10 punti percentuali, ma quest’anno viene lasciata aperta la possibilità di ulteriori adeguamenti, vista la situazione di emergenza delle forniture.

Il 10% in più infatti, come sottolinea Il Sole 24 Ore, non potrà coprire gli aumenti della componente energetica. Ecco dunque che le società proprietarie degli impianti di risalita stanno evidenziando sui loro siti la possibilità di adeguamenti scrivendo che “i prezzi potranno subire variazioni in caso di interventi di ordine fiscale, valutario, economico o sociale”. Una clausola contrattuale che un domani potrebbe permettere di alzare ulteriormente le tariffe degli skipass in caso di nuovi rincari dell’energia.

La crisi energetica ha reso quantomai complesso fissare i listini degli skipass che negli anni scorsi venivano pubblicati a luglio-agosto. “È servito più tempo - premette Marco Pappalardo, direttore marketing di Dolomiti Superski - per monitorare il trend di inflazione, materie prime, luce e gas. L’incognita è semplice. Quali saranno i costi il 24 dicembre o il 4 febbraio?”

Rincari per gli hotel
Anche gli hotel saranno costretti a ritoccare i listini: “Da mesi - racconta Gherardo Manaigo, titolare dell’Hotel de la Poste a Cortina d’Ampezzo – abbiamo aumentato le tariffe del 18% e questo rincaro non sarà sufficiente per superare il prossimo inverno. Mi sono confrontato con altri colleghi e sembra che saremo costretti ad aumentare le tariffe”. Una mossa che potrebbe scoraggiare il mercato interno. “Al momento - ammette l’albergatore - le sole prenotazioni per l’inverno sono di stranieri”.

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