Ultimo aggiornamento alle 08:08
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Il debutto italiano
di Oetker Collection,
viaggio tra i segreti
del La Palma di Capri

di Stefania Galvan

Per debuttare in Italia ha scelto il più antico hotel di Capri, a pochi passi dalla famosissima Piazzetta. Oetker Collection, con i soci proprietari Reuben Brothers, ha fatto rinascere l’Hotel La Palma, costruito nel 1822, trasformandolo in un raffinato albergo con 50 camere e suite che porta la firma di Francis Sultana, interior design che, per rendere omaggio alla tradizione caprese, ha collaborato con i migliori artigiani locali.

La struttura, uno degli indirizzi upper level più attesi del 2022, aprirà il primo luglio ed è il primo progetto alberghiero di Sultana che, come ricorda il general manager dell’hotel Fabio Datteroni, è stato inserito da Ad nella sua classifica dei 100 migliori designer d’interni al mondo.

“Francis – spiega il direttore – è da sempre un assiduo frequentatore di Capri e, viaggiando molto per lavoro, è arrivato con un’idea nitida di ciò che i nostri ospiti avrebbero potuto cercare e desiderare in un hotel: un luogo chic e sofisticato, ma allo stesso tempo in cui ci si possa sentire a proprio agio”.

Il fil rouge con il passato
La sua priorità, aggiunge Datteroni, è tenere conto delle origini della struttura per tessere un fil rouge con il suo passato. L’hotel, infatti, era diventato noto come ‘Albergo degli Artisti’ perché il primo proprietario della villa, Giuseppe Pagano, amava circondarsi di poeti, scrittori, architetti, pittori e musicisti che esprimevano la loro gratitudine per l’ospitalità lasciando impronte del loro lavoro.
In omaggio alla storia della villa e al concetto di ‘Masperpiece Hotel’ che caratterizza tutte le strutture di Oetker Collection,  Sultana ha trasformato la hall in una vera e propria galleria d’arte incaricando l’artista italiano Roberto Ruspoli di dipingere - in memoria del passato classico dell’Italia - una serie di affreschi sui soffitti che, spiega Datteroni, “creano un motivo che caratterizza tutta la struttura”.

Marmi, specchi antichi, tappeti e particolari in bronzo sono stati curati dallo stesso Sultana che, precisa il direttore, “ha creato per l’hotel anche i tessuti”. Tra gli spazi comuni il lounge bar è quello che mostra lo stile inconfondibile del designer con i rivestimenti realizzati su misura per sedie e cuscini, tavoli in rattan e i grandi arazzi di Capri, appositamente commissionati.

"Il design di lusso non deve urlare"
Un’opulenza che però, tiene a precisare Datteroni, non si trasforma in ostentazione: “Il design di lusso – sostiene – non ha bisogno di urlare, dovrebbe piuttosto essere un sussurro: sobrio, elegante e sofisticato. Non vogliamo che le nostre proprietà siamo come dei musei, ma vogliamo anzi creare un ambiente e un’atmosfera che facciano sentire i nostri ospiti a casa”.

I servizi e i mercati
L’hotel, dicevamo, avrà 50 camere di cui 18 suite, ciascuna con terrazza privata. Avrà anche una terrazza con piscina e bar e tre ristoranti di cui uno, il Bianca, sul tetto. La direzione culinaria sarà dello chef Gennaro Esposito, che supervisionerà anche il ristorante principale dell’albergo, Gennaro’s, e del La Palma Beach Club, nella vicina Marina Piccola. Tra i servizi anche un spa, un centro fitness e boutique.

Una struttura che ha fatto parlare di sé ancora prima di nascere e che sta riscuotendo successo già prima dell’inaugurazione: “Stiamo assistendo a un numero elevato di prenotazioni non solo da parte della clientela italiana, ma anche statunitense e australiana. Per quanto riguarda i mercati europei, invece, l’appeal di Capri e della nostra collezione fa presa soprattutto sui bacini britannico, tedesco e francese”.

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