Ultimo aggiornamento alle 08:07
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Il progetto di Filippetti:
a Rimini nasce Homie,
hotel senza personale

Il problema della carenza di personale qualificato sta ancora una volta turbando i sonni di quanti operano nel campo dell’hotellerie: è sempre più raro trovare camerieri, cuochi, ma anche tuttofare davvero degni di questo nome. Per questo, c’è chi sta pensando a idee alternative, come nel caso di Nardo Filippetti (nella foto), alla guida del Gruppo Lindbergh Hotels & Resorts, che lancia un progetto pilota per un primo albergo senza personale, salvo un’addetta alla reception, che aprirà in riviera.

La notizia, riportata da Il Resto del Carlino, non mancherà di suscitare un dibattito sull’importanza delle relazioni umane e dell’apporto del personale nell’ambito dell’hotellerie, ma intanto Filippetti tira dritto: nella nuova creatura del manager tutti i servizi principali verranno affidati a fornitori esterni.  Con oltre 20 milioni di euro verranno rilanciate  due strutture da poco acquisite. Il Naiade, nella zona di piazzale Kennedy a Rimini, a due passi dalla spiaggia, che si chiamerà Homie, una sorta di “casa dolce casa”. E il Cruiser a Pesaro.

"L’albergo riminese  - spiega Filippetti a Il Resto del Carlino - è un progetto pilota che contiamo di estendere sia in riviera che altrove in Italia, da Roma a Milano”.  Si punta a dare il via ad “alberghi di lusso con massimo 40-50 camere e servizi di altissimo livello. Una quindicina di hotel in tutto, da realizzare nei prossimi 7-8 anni".

Strutture che Filippetti cataloga come appartenenti alla categoria del lusso accessibile. "Quello di Rimini, che verrà inaugurato nella primavera 2023, sarà ad apertura annuale, con comfort e qualità abitative di alto livello, ma con un prezzo contenuto, 55-60 euro per pernottamento e prima colazione. Non 100 o 200. Niente cucina; Rimini offre centinaia di proposte di ristorazione per ogni gusto e disponibilità".

L’idea alla base del progetto è quella di un “hotel internazionale ma molto informale, come ce ne sono tanti all’estero, con una hall ampia e conviviale, dove ogni ospite abbia la ’sua’ poltrona, con tv da 50 pollici, materassi e letti di alta qualità, migliori di quelli di casa, wi-fi, gestione domotica a distanza, fatture elettroniche e così via. Niente di complicato: sarà facile anche per un 70enne non nativo digitale".
La ristrutturazione pressoché totale degli spazi interni del Naiade  verrà affidata all’architetto designer Andrea Fogli. Digitalizzazione e tecnologie all’insegna del risparmio energetico saranno due elementi di punta del progetto.

"Trovare personale qualificato è un terno al lotto – chiude Filippetti -. Noi daremo la possibilità ai nostri ospiti di essere autonomi, solo un’addetta alla reception. All’Homie come a casa propria, sarà la nostra filosofia".

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