Ultimo aggiornamento alle 14:01
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Gli albergatori sul decreto Sostegni: “Misure insufficienti, siamo ancora in crisi”

"A gennaio 2022, i pernottamenti negli alberghi sono diminuiti in media del 35,2% rispetto a gennaio 2019, nelle grandi città, il calo è dell'80%, molti alberghi sono chiusi ininterrottamente dal mese di marzo 2020, mancano gli stranieri, mancano riunioni e congressi, è ridotto al lumicino il turismo d'affari".

Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi, racconta così lo stato dell’arte nel corso dell’audizione in commissione Bilancio al Senato sul decreto Sostegni Ter. Che contiene misure “apprezzabili e apprezzate”, ma "insufficienti a fronteggiare una situazione di emergenza economica che è ben lontana dall'essersi conclusa".

Sono molte, quindi, le richieste che l’associazione albergatori presenta al Parlamento nei confronti del decreto.

Sull’esonero contributivo, si chiede di riconoscere il beneficio anche in relazione ai lavoratori assunti prima del 1° gennaio, per i quali le aziende stanno pagando retribuzioni e contributi pur in mancanza dei flussi di lavoro attesi, mentre per quanto riguarda la decontribuzione, Federalberghi sottolinea come sia necessaria anche in relazione ai lavoratori assunti a tempo indeterminato, al fine di favorire il rientro dalla cassa integrazione.

Si richiede il credito d’imposta sulle locazioni anche per i mesi di aprile, maggio e giugno, oltre che per il primo trimestre, ma si chiede anche di ripristinare l'esonero dal pagamento dell'Imu, che ha operato solo nel primo semestre 2021 e di ribadire espressamente la possibilità di cedere il credito d'imposta sugli affitti, in favore del locatore, di istituti di credito o di soggetti terzi.

Federalberghi chiede inoltre che venga riconfermata la cassa Covid, perché il passaggio alla nuova Fis ha creato problemi e lacune tali da richiedere un intervento del ministro del Lavoro per chiarire le procedure da seguire. E ancora, si richiede la proroga delle moratorie sui finanziamenti in essere e di estendere le garanzie sui nuovi finanziamenti oltre il termine attuale del 30 giugno 2022.

Altri temi caldi dell’audizione il caro bollette energetiche, per il quale l’associazione ha chiesto che venga messo in atto l’intervento annunciato dal premier Draghi e la posizione sul green pass, che continua a mettere l’Italia in una posizione di svantaggio rispetto ai competitori stranieri.

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