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Sourdois, Tétris Italia:
"L'hotel si trasforma,
è arrivata l'ora
della Open House"

di Stefania Galvan

La crisi pandemica ha cambiato il volto dell’ospitalità alberghiera e l’hotel di catena, troppo grande e anonimo per dare un tocco personale all’accoglienza, ha le ore contate. Ne è convinto Philippe Sourdois (nella foto) managing director di Tétris Italia, società del Gruppo JLL specializzata in progettazione e realizzazione di spazi di lavoro e alberghieri.

Il nuovo concept dell'ospitalità
“Il settore alberghiero sta vivendo una vera a propria rivoluzione - sostiene - e l’hotel tradizionalmente inteso è destinato via via ad adattarsi alle mutate esigenze”. Il nuovo concept ha un nome: Open House. “Proprio come una casa – spiega il manager – l’albergo fa sentire a proprio agio i suoi ospiti e, nello stesso tempo, si presenta come uno spazio aperto alle contaminazioni esterne, in un continuo scambio tra viaggiatori e cittadini”.

È questa la trasformazione vissuta dal The Hoxton, Rome, una struttura del brand del gruppo londinese Ennismore la cui riqualificazione degli spazi interni è stata opera proprio di Tétris Italia. “L’obiettivo – spiega Sourdois – è stato di creare un'atmosfera in sintonia con il quartiere circostante prendendo ispirazione dai dettagli dell’architettura locale e dal contesto urbano della città”. Nell’hotel non c’è una reception vera e propria, o meglio “è defilata, cessa di essere il fulcro della hall – precisa Sourdois -. Al suo posto, a dare l’idea di casa c’è il camino centrale, dietro al quale un’ampia zona è attrezzata per lo smart working, mentre l’area centrale è uno spazio aperto al pubblico, che è diventato punto di riferimento del quartiere Parioli: qui si organizzano mostre e workshop, attività con artisti locali ed esposizioni di loro opere”.

Ampi spazi anche allo storico Hotel St. Regis di Roma, altro progetto affidato a Tétris Italia, che lo ha ristrutturato con un lavoro durato tre anni ad attività aperta. Oltre al restyling totale delle 138 camere e 23 suite, la società si è anche occupata del rinnovo delle aree comuni: “Anche in questo caso la hall dell’albergo è aperta al pubblico e abbiamo creato ex novo un giardino di inverno, uno spazio d’arte e un salone da ballo”.

L'hotel lifestyle
Tornando al nuovo concept alberghiero l’idea dominante è dunque quella di una struttura lifestyle, perfettamente integrata nel territorio e in grado di garantire esperienze non solo ai suoi ospiti, ma anche al pubblico romano. “Ma non basta – aggiunge il manager -: ora i clienti cercano in un hotel anche la sostenibilità, a partire dall’ottimizzazione dei consumi energetici. Al The Hoxton, ad esempio, abbiamo ridotto i consumi del 30-40% e arredato le 192 camere con mobili recuperati e ricondizionati, usando tessuti naturali per gli arredi”.
Vanno nella direzione dell’Open House anche i progetti futuri di Tétris Italia, a cominciare dalla struttura romana a brand Jo&Joe di Accor, “un marchio più vicino a un pubblico giovane – spiega Sourdois -, con camere fino a 8-10 posti, un design molto particolare e un forte accento sugli spazi comuni. I lavori finiranno a inizio 2023”.
In ballo c’è anche un altro progetto per NH, sempre nella Capitale, e "spunti di riflessione" anche su Venezia, “ma soprattutto Firenze, dove potremmo avere nuovi sviluppi a breve”.

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