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Inside Soho House: la scommessa del brand sul ‘lato B’ di Roma. La fotogallery

Una Roma senza cupole è una città diversa, alternativa, forse nuova. La scoperta del ‘lato B’ della Capitale è la scommessa lanciata da Soho House, il club privato di ospitalità e non solo che è sbarcato a Roma ai primi di novembre e che TTG Italia ha visitato per voi.

Una scommessa non priva di rischi: Soho House ha infatti scelto come prima base italiana la città eterna, ma da guardare e vivere con occhi differenti dall’immagine forse stereotipata di ‘Grande Bellezza’, ed è sbarcato nel quartiere di San Lorenzo, con la terrazza con vista sulla città post industriale.

La struttura romana è una delle più grandi del gruppo: 49 stanze e 20 appartamenti distribuiti su 10 piani, che contengono anche piscina sul terrazzo rivestita di piastrelle rosse, con bar, pizzeria e ristorante a marchio Cecconi’s (brand fratello di Soho House) accessibili solo ai soci. E poi una spa e una palestra tra settimo e ottavo piano, dove coltivare la mindfullness, cinema privato da 42 posti, il ristorante House Kitchen e la lounge Drawing Room al nono piano, Soho Works, lo spazio per il coworking al piano terra.

Gli interni
Gli arredamenti seguono le linee di design tracciate dal team interno Soho House Design, con pezzi di modernariato d’autore e d’arte contemporanea che si affacciano su linee morbide e essenziali, senza dimenticare i tocchi di colore che richiamano l’esterno della struttura. Gli spazi sono ampi e luminosissimi, la privacy è assoluta, lo stile è lussuoso ma rilassato.

Le linee di cortesia e i prodotti della spa sono realizzati appositamente per le strutture del club, a marchio Cowshed: nelle camere si trova tutto, ma proprio tutto per la cura della persona. L’idea di base è che si possa viaggiare senza beauty case, entrando in una casa in cui si conoscono le necessità degli ospiti.

Se poi i mobili, le stanze, le amenities diventano più desiderabili rispetto a quelle che i clienti hanno nelle loro case, dal 2016 è nata Soho Home, che permette di acquistare quello che si vede nelle diverse House.  

La membership
Per accedere ai servizi di Soho House a Roma e a quelli delle 34 strutture disponibili in giro per il mondo (dal Nord America all’Asia) serve una membership annuale, che si articola su diversi livelli di utilizzo delle strutture e punta a favorire i giovani, con politiche di prezzo ribassate per gli under 27. Ma non basta. Come in tutti i club che si rispettino per diventare socio bisogna essere presentati da un membro e accettati, con una lunga lista d’attesa.

La promessa è essere inseriti in un contesto di clientela cool, creativa, giovane; artisti, persone capaci di dettare tendenze mondiali. Leggenda vuole che, ad esempio, proprio all’interno di una Soho House, grazie a un incontro fortunato fra clienti, sia nata l’idea di Spotify.

E molte altre buone idee si attendono.

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