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Nel 2022 investitori concentrati su hotel in città "di fascia media"

Per il settore alberghiero il 2022 si presenta come l’ennesima annata complessa. Nel rapporto ‘Global Capital Markets 2022 Investor Outlook’ di Colliers, riportato da Hosteltur, si conferma infatti come quest’anno a livello globale l'asset preferito dagli investitori sarà nel settore industriale e logistico, mentre solo il 15% degli intervistati punterà sull'ospitalità.

All'interno del settore alberghiero, con la ripresa del mercato ci si aspetta un aumento dei prezzi. Come nel 2021, anche quest'anno gli asset alberghieri più ricercati saranno di fascia media, ma si è già osservato che le vendite di asset di lusso “hanno iniziato a riprendersi”.

Nel corso del 2021 l'ospitalità europea è stata sostenuta dal turismo interno ed è per questo che molte aziende hanno colto l'occasione per ‘rimodellare’ e adattare le proprie operazioni a un profilo di domanda e un soggiorno diversi, che hanno spinto gli investitori a cercare asset di fascia media. Colliers spiega come lo scorso anno le strutture di fascia alta "hanno sofferto" la mancanza di domanda, nonché le difficoltà di trovare personale adatto a  offrire il servizio al quale i clienti sono abituati.

Nel 2022 le strutture di fascia media "rimangono l'opzione più popolare" in Europa e si prevede che "la domanda di hotel di lusso aumenterà".
Il 36% del campione prevede di investire in strutture alberghiere di fascia media; il 26% negli hotel di lusso; il 19% negli hotel economici che offrono alloggi senza servizi di ristorazione e la stessa percentuale sceglierà asset da riposizionare o convertire a un altro uso.

All'interno della fascia media, il 76% punta sugli hotel cittadini e solo il 6% sui resort e nel 47% dei casi con contratti di affitto. Nel segmento del lusso, il 50% analizza sia gli hotel urbani che quelli per vacanze, con contratti di locazione e gestione (67%).  
"Anche il riposizionamento degli hotel risulta molto frequente e si concentra soprattutto sugli hotel in città"  spiega il rapporto.  

Solo in Spagna, l'investimento per la ristrutturazione e la costruzione di hotel supererà quest'anno i 2miliardi 850 milioni di euro. Londra (nella foto) è indicata come la città più richiesta per investire in uffici e hotel. Questo posizionamento è dovuto anche al fatto che “i rendimenti netti iniziali sono superiori a quelli di molte altre città europee”.  Nel caso specifico degli hotel, spicca anche l'interesse generato da città cosmopolite e d'affari come Parigi e Berlino. Oltre a queste, le città nordiche, Milano e Madrid occupano una posizione rilevante.

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