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Manzi, Best Western: “Abbiamo saputo abbracciare il cambiamento”

“Ho sempre visto la crisi anche come un’opportunità da cogliere. In pochi hanno saputo abbracciare il cambiamento e io credo che noi siamo tra quei pochi”. A TTG Travel Experience Giovanna Manzi, ceo BWH Hotel Group Italia, interviene all’evento ‘Hotellerie: il test più difficile della sua storia?’ con una certezza: niente sarà più come prima, anche quando la pandemia finirà.

Le procedure
“Noi - racconta - abbiamo saputo cogliere le necessità dei nostri clienti e con il progetto ‘Special Protection’ siamo riusciti a farli sentire al sicuro”. Tanto che, in base a uno studio di Best Western, nel periodo 1° maggio - 30 settembre 2020 il giudizio delle clientela sull’esperienza complessiva di soggiorno dei clienti è aumentato, con voti che si sono attestati tra 9 e 10 su 10. Ma alcune procedure, entrate ormai a far parte della nostra nuova normalità, andranno seguite sempre, anche a emergenza finita.

“La tecnologia ci potrà venire in aiuto - aggiunge Angelo La Riccia, direttore commerciale e marketing VOIHotels - magari rendendo meno invasive alcune pratiche, come il controllo della temperatura o la sanificazione, che ora sono un po’ troppo invadenti ma che io credo saranno necessarie anche in futuro”.

Corridoi e passaporti
Intanto, però, come si potrà fare per superare questa crisi? La Riccia rilancia l’idea dei corridoi turistici, “ideali perché senza contact point per i viaggiatori”, mentre Manzi trova positiva quella del passaporto sanitario, “che finalmente porrebbe la definitiva parola fine all’ipotesi balzana di demandare all’albergatore il controllo dei suoi ospiti: un’assurdità, che fa gravare sulle nostre spalle una responsabilità pesante e insostenibile”.
Stefania Galvan

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