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Omama Social Hotel si trasforma per superare l’era Covid

Rivoluzionaria novità alberghiera inaugurata a fine novembre 2019, l’Omama Social Hotel di Aosta ha vissuto per pochi mesi la sua prima stagione.

Sanificazione professionale e rigidi protocolli sanitari stanno portando la struttura, favorita dal fatto di essere ancora totalmente nuova, a una situazione di massima sicurezza per la riapertura del dopo lockdown, racconta HotelMag. Dovrà, però, rinunciare, almeno per un po’, a uno dei tre elementi chiave del suo concept: la condivisione.

“È il più innovativo dei nostri alberghi – spiega Alessandro Cavaliere, owner Omama Social Hotel e Alpissima Mountain Hotels -, ma ora dobbiamo trasformare alcune parti, alcuni elementi, come il grande tavolo dell’Omama Lounge dove si facevano le colazioni insieme, ad esempio, oppure la cucina dove ci si poteva preparare i pasti in autonomia”.

Garantire sicurezza
Ma ci sono anche altri progetti per far ripartire l’operatività dell’Omama e del Duca d’Aosta (l’altra struttura della stessa proprietà): “Dobbiamo anzitutto garantire la tranquillità e sicurezza. Osserveremo il protocollo Federalberghi, ovviamente, controlleremo sempre la temperatura a ospiti e personale. Nella sala ristorante vorremmo posizionare una telecamera collegata alla cucina, in modo che i clienti possano vedere che, al suo interno, si sta lavorando con tutti i metodi di sicurezza sanitaria”.

La trasformazione parziale degli alberghi aostani prevede anche l’adattamento delle camere di un intero piano alla funzione di microuffici: un’alternativa ai coworking, che prevede stanze-ufficio in affitto giornaliero a disposizione della clientela locale, con servizi in appoggio per bar e salottini privati. “Questo è un impegno che mi prendo sino a novembre – spiega Cavaliere -. Diversifico, perché so che non potrò contare su una stagione ad alta occupazione turistica”.

Un’estate diversa
Cavaliere ha già un piano d’azione anche per gli Alpissima Mountain Hotels: Cresta et Duc e Gran Baita a Courmayeur, Le Miramonti a La Thuile, per i quali sino a fine febbraio è stato un inverno record, che ha dato respiro. “Come imprenditore non mi preoccupa tanto quello che ho perso sinora, quanto quello che può accadere più avanti. Molte prenotazioni per l’estate sono state cancellate, specialmente dai gruppi esteri. Ma quando sei nella burrasca – dice tirando fuori il suo animo da velista – pensi solamente a riportare in salvo la barca e l’equipaggio”. L’offerta per l’estate 2020 mette così al centro tanta natura e tante attività all’aperto in montagna, per le quali i clienti possono avvalersi anche delle colazioni da picnic preparate in hotel: “Vendevo esperienze prima, adesso ancora di più”.

Prende intanto forma una nuova campagna di comunicazione per le località montane. “Ho convinto in tal senso la Valle d’Aosta e il Trentino Alto Adige – spiega Alessandro Cavaliere -. Il messaggio è ‘Venite a vivere l’estate nelle destinazioni montane italiane’. Ci stiamo lavorando per diffonderlo sui social, e, successivamente, su canali media tradizionali. Vogliamo convincere ad aderire all’iniziativa anche le altre regioni dell’arco alpino”.

Silvana Piana

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