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La Pasqua senza turisti di Federalberghi: “I nostri hotel aperti per l’emergenza”

Si passa da 21 milioni i concittadini in viaggio per la Pasqua con un giro di affari complessivo di circa 8 miliardi di euro a zero. Sta in questi numeri tutto il dramma del turismo italiano, evidenziato da Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, nel giorno di Pasqua.

“Tuttavia – dice Bocca - la voce accoglienza resiste nel settore ricettivo. Sono moltissimi gli albergatori che nelle regioni italiane hanno messo a disposizione le proprie strutture in questa drammatica circostanza. Non vi è stato bisogno di requisire gli alberghi, alla chiamata del Governo eravamo già pronti. Come del resto è già successo in passato in occasione del terremoto, Federalberghi non ha mai fatto mancare il suo sostegno nei momenti di maggior emergenza per il Paese”.

Su tutto il territorio nazionale si è creato, infatti, un cordone umanitario in sintonia con tante altre risorse della comunità civile per dare ricovero ai malati lievi costretti alla quarantena, ai medici ed agli infermieri che si trovano a dover operare nei vari presidi ospedalieri.

“Siamo fieri di fare la nostra parte – ha aggiunto il presidente di Federalberghi – Le nostre associazioni territoriali sono come nuclei aggreganti che, in circostanze così estreme, stanno dando grande impulso alle singole realtà. Molti dei nostri federati hanno contribuito in modo consistente ad operazioni di crowdfunding, una poderosa raccolta fondi per le necessità degli ospedali, dei sanitari, e dei conseguenti presidi medici indispensabili per soccorrere e curare le persone colpite dal virus”.

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