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Gruppo Accor: misure straordinarie per l’emergenza Covid

Con circa la metà dei suoi hotel chiusi in tutto il mondo, il Gruppo Accor ha deciso di adottare misure straordinarie in tutte le sue operazioni globali. Queste azioni sono indispensabili per limitare l'impatto negativo su guadagni e liquidità e sono necessarie per prepararsi al recupero post-crisi.

Fra queste, l’abolizione dei viaggi di lavoro, il blocco delle assunzioni, la disoccupazione parziale o tecnica che colpisce il 75% del personale della sede centrale nel secondo trimestre, generando una riduzione minima di 60 milioni di euro di costi centrali nel 2020. E ancora la revisione degli investimenti ricorrenti prevista per il 2020, con una riduzione di 60 milioni di euro di spese per l'anno e la razionalizzazione di tutte le altre spese.

Inoltre, il Gruppo ha deciso di non pagare il dividendo previsto per il 2019, ovvero 280 milioni euro, ma di utilizzare il 25% del dividendo previsto, ossia 70 milioni, per creare "ALL Heartist Fund", un veicolo per usi speciali legati all’emergenza Covid-19.

Questo fondo verrà utilizzato per supportare i 300.000 dipendenti del Gruppo, impegnandosi a pagare le spese ospedaliere derivanti dal Covid-19 per coloro che non dispongono di previdenza sociale o assicurazione medica. E ancora , caso per caso, per aiutare i collaboratori in aspettativa che si trovassero in gravi difficoltà economiche e i singoli partner che incontrano difficoltà finanziarie.

Inoltre, il Gruppo implementerà ulteriormente le sue iniziative di solidarietà a supporto degli operatori sanitari di prima linea e delle organizzazioni no profit.

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