Ultimo aggiornamento alle 15:33
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Turismo nella Capitale, Federalberghi Roma lancia l’allarme

di Amina D'Addario

"Oggi si fa il blocco dei pullman, si aumenta la tassa di soggiorno, si portano avanti azioni che limitano il turismo e non si dà una direzione chiara davanti alle falle del sistema che favoriscono l'ingresso del turismo low cost". A lanciare l'allarme è il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli (nella foto), in occasione della tavola rotonda 'Operatori e istituzioni al bivio: la scelta non più rinviabile tra turismo low cost e turismo di qualità' che ha aperto la diciassettesima edizione dell'Albergatore Day in corso al Convention Center La Nuvola dell'Eur.

"Dobbiamo dire al mondo - ha sostenuto Roscioli - se Roma Capitale vuole un turismo di qualità o si appresta a diventare la regina delle mete low cost". Una deriva, quest'ultima, favorita soprattutto dal proliferare della ricettività extralberghiera fuori dalle regole che, secondo i numeri diffusi da Federalberghi, solo a Roma conta quasi 13.800 appartamenti fantasma, circa 19,5 milioni di presenze stimate nel sommerso a fronte di un mancato gettito per la tassa di soggiorno di oltre 68 milioni di euro nel 2019. "Oggi - ha evidenziato Roscioli - ci sono troppe persone che senza licenze e controlli fanno la stesso mestiere di noi albergatori, ma senza servire e tutelare gli ospiti allo stesso modo".

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