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Non è un Paese per investire: ecco cosa frena le iniziative straniere in Italia

Tempi lunghi, dissidi tra pubblico e privato che si intrecciano a una burocrazia farraginosa. Incertezza politica e mancanza di una linea strategica unanimemente condivisa, al di là dei colori politici. Per questi e altri motivi investire in Italia per i gruppi stranieri può rivelarsi una vera e propria corsa ad ostacoli, al punto da portare molto spesso gli stessi alla rinuncia. Il problema, comune a diversi settori dell’economia nostrana, pesa particolarmente nel turismo e, nello specifico, nel comparto dell’hospitality. L’incapacità della Penisola di creare un ambiente favorevole all’ingresso di iniziative imprenditoriali estere si traduce nell’impossibilità da parte del settore di rispondere adeguatamente all’elevata domanda turistica che arriva dai mercati internazionali.

L'occasione mancata
Un’occasione mancata, che impedisce all’industria dei viaggi del Belpaese di compiere un salto di qualità. Una situazione non degna di una destinazione al top delle classifiche internazionali, che vede il turismo italiano imprigionato in un groviglio di criticità che perdurano ormai da anni. Alcune di queste le descrive molto chiaramente Chema Basterrechea, executive vp di Radisson Hotel Group (nella foto). A TTG Italia il manager spiega quali sono i principali freni dell’industria, ormai diventati veri e propri deterrenti per i colossi d’oltreconfine...(continua nella digital edition)

Il servizio completo a pagina 5 di TTG Magazine, disponibile online a questo link

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