Ultimo aggiornamento alle 15:57
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Venezia, Hilton e l'acqua alta: "L'impatto mediatico è stato eccessivo"

È vero, il dato del 12 novembre con oltre 180 cm è stato il peggiore dal 1966 a oggi, ma l’acqua alta a Venezia non è certo una novità per gli abitanti, che anche in casi eccezionali sanno affrontare il fenomeno nel migliore dei modi.

A sostenerlo è Dario Stefani, commercial director di Hilton Molino Stucky Venice che, pur non negando la portata del fenomeno, ne sottolinea l’eccessivo risalto dato dai media nazionali e internazionali. “La vita millenaria della città è scandita da sempre dall’acqua alta - sostiene -; in questo caso l’eccezionalità del fenomeno è stata data dalla concomitanza di alta marea, forte vento di scirocco e temporale".

Stefani sottolinea di essere consapevole di come numerosi in città abbiano subito ingenti danni per la marea eccezionale, in certi casi perdendo molto. "Ad oggi però - aggiunge - la situazione di normalità è stata ristabilita per la maggior parte delle realtà e la città è pronta come sempre ad accogliere i turisti".

L'idea dell'hotel
“Purtroppo - aggiunge Stefani - in alcuni casi i media si sono fatti trascinare dall’ondata emotiva dell’allarme sul riscaldamento globale e si sono fatti prendere la mano”.

Immediata la reazione dell’hotel che, per rassicurare quei manager internazionali che telefonavano allarmati e in procinto di disdire prenotazioni future per i propri gruppi Mice, ha proposto loro di venire a toccare con mano la situazione: “Abbiamo pagato loro il biglietto aereo e li abbiamo ospitati da noi per dimostrare che la struttura era intatta e i servizi pienamente operativi”. S. G.

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