Ultimo aggiornamento alle 13:58
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Meeting industry: l’asso da giocare per il Piemonte

Un settore dalle forti potenzialità per il Piemonte, che secondo i dati dell’Osservatorio italiano dei Congressi e degli Eventi da solo rappresenta l’11,4% delle presenze alberghiere dell’intera regione. È il turismo congressuale, un comparto cui il territorio regionale, come riporta Hotelmag, offre 1000 sale meeting, di cui oltre 20 dotate di una capienza superiore ai 500 posti, e una pluralità di location di alto livello.

“Il Piemonte – spiega Luisa Piazza, direttore di VisitPiemonte – è una combinazione di arte, storia e cultura, eccellente gastronomia e tradizione vitivinicola, di paesaggi straordinari e un’ampia offerta di attività per il tempo libero. Tutte caratteristiche che rendono la nostra regione una destinazione attrattiva, a livello nazionale e internazionale, sia per il turismo leisure che per il settore Mice, capace di accogliere, oltre ai congressi, anche varie tipologie di incentive aziendali, come pure eventi corporate e privati”.

Un segmento di forte interesse, dunque, non solo per il comparto alberghiero, ma anche per la ristorazione e il commercio, “con un ruolo importante per la destagionalizzazione delle attività turistiche e la promozione di investimenti, commercio, comunicazioni e sviluppo tecnologico”, sottolinea Vittoria Poggio, assessore a Turismo, Cultura e Commercio della Regione Piemonte.

Tra le location, oltre a Torino, dotata di un proprio Convention bureau, il circuito delle Residenze Reali e le colline di Langhe e Monferrato, Patrimoni Unesco. E poi ancora la zona dei laghi, uno dei maggiori poli congressuali della regione.

Per promuovere l’offerta Mice il Piemonte ha partecipato all’Ibtm World di Barcellona.

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