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Cbre Italy: “Crescono gli investimenti alberghieri in Italia”

Ammontano a quota 2,56 miliardi di euro gli investimenti nel settore alberghiero in Italia nel terzo trimestre 2019. Il dato, tre volte superiore a quello registrato nello stesso periodo del 2018, giunge dall’ultimo monitoraggio Cbre Italy.

Si conferma così una robusta domanda da parte degli investitori e delle catene alberghiere per il mercato italiano.

Secondo l’indagine, tutti i principali gruppi internazionali (compresi quelli americani) hanno iniziato a stipulare contratti di management con strutture di garanzia molto più forti e protettive per la proprietà rispetto a 10 anni fa e sono disposti a valutare anche contratti di locazione.

Performance solide
“Il fortissimo interesse verso il mercato alberghiero italiano – spiega Cbre Italy - è dovuto soprattutto al fatto che le performance gestionali nel nostro Paese sono solide e in crescita e in mercati come Venezia sono superiori a città come Londra e Parigi, benché con dimensioni di mercato più ridotte”.

L'elevata domanda è accompagnata però da un prodotto piuttosto limitato disponibile nel mercato, con una conseguente compressione degli yield registrata negli ultimi 12 mesi. A Roma il numero di conversioni, tutte legate al segmento luxury, è molto alto a causa della difficoltà di comprare alberghi già esistenti se non a prezzi eccessivamente elevati. Più difficile è invece pensare a riposizionamenti nei centri storici di Venezia e Firenze, data la difficoltà di ottenere licenze alberghiere.

Inizia inoltre a emergere un interesse anche per le città secondarie.

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