Ultimo aggiornamento alle 11:31
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Web tax europea, Booking.com: “Evitare una doppia tassazione”

“Confidiamo nell’Ocse”. Così Booking.com sulla prospettiva di una web tax europea per le piattaforme online. Dopo il nulla di fatto all’Ecofin, poco meno di un mese fa, la palla passa ora all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico, che dovrà rimettersi a lavoro su un testo unico, che superi le iniziative singole degli stati membri dell’Ue. Ma si dovrà attendere almeno fino alla fine del 2020.

La fiducia di Booking
Nel frattempo, l’Ota si dice fiduciosa. “Speriamo che l’Ocse trovi una soluzione che possa evitare una doppia tassazione, dal momento che la nostra sede è ad Amsterdam”, ha dichiarato a TTG Italia il regional manager Italia, Alberto Yates (nella foto), ieri a Milano per la presentazione della Unicorn House, appartamento a tema pensato per la Design Week e la ‘Festa mondiale dell’unicorno’.

Le questioni italiane
Nella Penisola, invece, Booking.com deve far fronte ad altre tematiche scottanti. Da un lato il versamento della tassa di soggiorno, dall’altro un desiderio crescente da parte degli albergatori di “disintermediazione” dalla piattaforma. Su questi temi l’Ota conferma il suo supporto alle strutture alberghiere, che, ribadisce Yates, “restano il core business del nostro portale” e che “la tassa di soggiorno è compresa al momento del pagamento della struttura”. A. N.

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