Ultimo aggiornamento alle 17:24
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Affitti brevi, i numeri di un business in crescita

Il settore degli affitti brevi funziona ed è in buona salute. Secondo un'analisi CleanBnB, su dati Airdna.co, sull'andamento delle revenue nelle città italiane negli ultimi 12 mesi, risulta che le tariffe più alte del 2018 sono state registrate a Venezia e Roma in maggio, con tariffe medie rispettivamente di 148 e 104 euro, mentre Milano ha avuto il suo picco massimo ad aprile, con 121 euro, e Firenze a giugno (105 euro). I prezzi più bassi, generalmente in tutto il Paese, si registrano invece a febbraio.

Dato interessante è quello di Matera Capitale della cultura europea 2019, che a dicembre ha toccato una media massima di 81 euro, ma che promette performance migliori nel corso di quest'anno. "I dati confermano la stagionalità degli affitti brevi e pertanto la necessità per i gestori professionali di lavorare dinamicamente ogni giorno sulle tariffe per intercettare la domanda in ogni momento dell'anno - commenta Francesco Zorgno, socio fondatore di CleanBnB -. Inoltre occorre sfruttare contemporaneamente più piattaforme di prenotazione per garantire al proprietario dell'immobile un ritorno soddisfacente: questo approccio consente di massimizzare i tassi di occupazione e i flussi complessivi di incasso". S. P.

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