Le previsioni sono state confermate: Garibaldi Hotels ha chiuso il 2018 con 11 milioni di fatturato, ma il merito non va tutto al Mare Italia. “Il risveglio della concorrenza - spiega infatti il direttore generale Fabrizio Prete - ha fatto sì che i prezzi sulle strutture balneari abbiano subito oscillazioni che non hanno giocato a favore della marginalità. All’opposto, invece, la montagna ha tenuto ottimamente sul fronte del pricing, anche grazie a una ridefinizione dei servizi che ha giocato a favore della clientela”.
Presto il poker siciliano
Cresce, intanto, la sete di strutture per il player, che in portfolio ne ha già dieci: “Dopo la new entry siciliana del Sikani Resort - anticipa Prete - siamo ormai in dirittura d’arrivo nelle trattative per una quarta struttura siciliana, di cui ancora non posso rivelare il nome”.
Anche per la montagna non mancano le idee, con il Trentino cuore delle operazioni: “Nella regione siamo moto ben strutturati a livello commerciale - conferma Prete -, per cui ci concentreremo qui; stiamo vagliando delle operazioni che potrebbero presto portare a un quarto resort montano”.
Stefania Galvan
