Ultimo aggiornamento alle 10:58
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Cushman & Wakefield, ecco come cambia
il mercato alberghiero del lusso

di Rita Pucci

Le agenzie di viaggi hanno un futuro nel settore lusso. È un mercato, quello dell’up level, che “continuerà ad avere fortemente bisogno di professionisti che sappiano fornire consulenza ai clienti, per soddisfare un’esigenza di personalizzazione molto marcata in questo comparto”.

Il ruolo di adv e t.o.
Ne è convinto Dario Leone, partner, head of hospitality di Cushman & Wakefield in Italia, società di consulenza immobiliare che ha gestito operazioni immobiliari di alto livello nelle ultime stagioni.

“In certi segmenti, come quello del lusso, c’è un forte bisogno di retailer e di personalizzazione dell’offerta, specie per il target di clientela leisure – dice Leone -. Le agenzie di viaggi, così come i tour operator, hanno un futuro in questo comparto, a patto che sappiano aggiornarsi e anche rapidamente”.

Come cambia il mercato alberghiero
La considerazione di Leone deriva dal fatto che “il mercato alberghiero del lusso ha registrato negli ultimi 5 anni, tra il 2013 e il 2017, un tasso di crescita annuo pari al 5% circa. Siamo passati da  9,2 milioni a 11 milioni di presenze, con numeri che testimoniano l’importanza del settore – entra nello specifico il manager –, trainato in Italia in particolare dalla domanda internazionale”.

Il mercato della Penisola, tra l’altro, “sta subendo un processo di riqualificazione dell’offerta, con le strutture a 5 stelle che hanno visto un aumento del numero di camere del 4%: gli stessi privati investono nel restyling degli immobili di cui sono proprietari, ma parallelamente cresce l’attenzione di player internazionali per il patrimonio alberghiero italiano”.

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