Ultimo aggiornamento alle 08:28
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Hotel e agenzie
Dialogo nell'era
di Amazon

di Oriana Davini

Un rapporto a lungo sottovalutato e lasciato da parte ma che oggi sta vivendo un ritorno di fiamma: è quello tra l'hotellerie e il mondo delle agenzie di viaggi.

Dopo aver fatto la corte per anni alle grandi Ota, oggi il settore alberghiero sta tornando sui propri passi: fermo restando l'approccio omnicanale che in alcuni casi, come Melià Hotels e AccorHotels, coinvolge per la prima volta giganti dell'ecommerce del calibro di Amazon (e qualcuno potrebbe addirittura bussare alla porta di Mr. Google), la sensazione è che la fieliera dell'hotellerie stia aumentando investimenti e attenzione verso la distribuzione tradizionale.

La conferma arriva direttamente dai manager delle catene multinazionali, radunati a Milano nel corso di una tavola rotonda organizzata al BizTravel Forum e moderata dal direttore di TTG Italia, Remo Vangelista.

Adv e tecnologia
Un esempio? Per rimanere in casa Melià, dove “c'è un gruppo di esperti che attualmente sta lavorando su nuovi progetti con Amazon”, commenta l'area director Italy Palmiro Noschese, esiste anche MeliàPro, piattaforma dedicata proprio ai dettaglianti.

Il motivo di questa scelta, prosegue il manager, è chiara: “15 anni fa non avremmo mai pensato che le Ota sarebbero arrivate a contare così tanto: non abbiamo avuto la tempestività di adeguarci a quel che succedeva e anche le adv non ci credevano più. Ma nel 2018 spingiamo per tornare a essere proprietari dei nostri clienti”.

Questione di competizione
AccorHotels, invece, che tre prima dell'estate ha messo in vendita su Amazon i beauty case griffati con sconto incluso per un soggiorno nelle strutture del marchio, “ha un sistema di Ambassador in tutti i 120 Paesi in cui operiamo perché le agenzie di viaggi tradizionali si sono evolute - spiega Martin Sapori, deputy vp sales per l'Italia della catena -: oggi sono in grado di competere grazie alla tecnologia e per noi sono centrali”.

Le strategie dei grandi gruppi di hotellerie spingono in una direzione omnicanale, che non deve spaventare il trade: “Oggi bisogna dare la giusta importanza a ciascun canale di vendita – assicura Vittorio Scarpello, manager franchise development Italy di Choice Hotels -: noi dobbiamo e vogliamo lavorare bene con tutti”.

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