Ultimo aggiornamento alle 12:22
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L'impatto dell'extraricettivo nel business dell'hospitality

di Gaia Guarino

Il comparto extralberghiero impatta sempre più sul mercato dell'hospitality e a parlare sono i numeri. Come spiega Gualberto Scaletta, country manager Italy di Home Away nel corso del TTG Talk moderato da TTG Italia a TTG Travel Experience, il giro d'affari nel 2017 ha superato i 9 miliardi di euro.

"È interessante", commenta, "come solamente un terzo derivi dal guadagno generato direttamente dall'accoglienza in questo tipo di strutture. La restante parte è infatti l'indotto che il vacation rental riesce a produrre". Un dato significativo che va a smentire il pregiudizio che vedrebbe i viaggiatori che scelgono di alloggiare in una casa vacanza esclusivamente votati al risparmio.

Turista temporary local
"Bisogna capire che questo genere di turista vuole invece vivere il territorio ed essere un temporary local", aggiunge Michele Ridolfo, ceo di Wonderful Italy. Un settore che risponde a regole ben precise e che costituisce un'alternativa all'hotel e non un suo rimpiazzo.

"Per inserirsi in questa realtà", precisa Danilo Beltrante, imprenditore, coach e autore di Vivere di Turismo, "è essenziale tenere a mente le esigenze e il benessere dell'ospite. Automatizzare lì dove è possibile, come ad esempio nella burocrazia del check-in, ma non perdere l'empatia e il contatto con il proprio cliente, costruendo per lui un'esperienza su misura".

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