Ultimo aggiornamento alle 14:35
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Il Radisson Blu di Roma accusato di non aver pagato la tassa di soggiorno: sequestrati oltre 2 milioni di euro

di Amina D'Addario

L'Hotel Radisson Blu di Roma, secondo quanto riportato da corriere.it, non avrebbe versato la tassa di soggiorno pagata da clienti e turisti alle casse del Campidoglio e, sulla base di questa accusa, il Tribunale di Roma ha ora disposto il sequestro di oltre 2 milioni di euro.

Gli amministratori della struttura, su cui pende ora un'accusa di peculato, avrebbero trattenuto per anni gli introiti della tassa di soggiono.

Con una nota, Radisson chiarisce: "La società che gestisce la struttura è responsabile dell’adempimento di tutti gli obblighi legali e fiscali previsti dalle norme e dai regolamenti nazionali e locali. Questi requisiti sono inclusi in generale, in tutti i nostri accordi internazionali di franchising. Prendiamo molto seriamente  la questione, quindi stiamo svolgendo un’indagine per accertare i fatti riportati da alcune testate giornalistiche e, se necessario, invieremo aggiornamenti". La nota sottolinea anche: "Il Radisson Blu es. Hotel, Rome è gestito della JSH Hotel & Resorts S.r.l. (azienda alberghiera italiana) che ha diritto di utilizzare il brand Radisson Blu come previsto dal contratto di franchising siglato con Rezidor Hotel Aps Denmark".

In ogni caso, l'inchiesta della Procura descrive un fenomeno che si è già verificato più volte. In tutto sono infatti diciassette i titolari o i rappresentanti di strutture coinvolti nelle indagini.

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