Ritorno forte e prepotente sulla ribalta del turismo per Nardo Filippetti. L’imprenditore di Pesaro sta infatti mettendo a punto gli ultimi dettagli del rebranding della sua catena alberghiera Eden Hotels. “Sono tornato al mio vecchio amore”, dice a TTG Italia Filippetti. Cambio di nome per gli hotel che tra qualche mese finiranno tutti sotto il “cappello” Lindbergh Hotels. Filippetti risponde alle domande dall’auto mentre attraversa l’Italia per cercare nuove strutture.
Presidente, eravamo rimasti al passaggio di Eden Group nelle mani di Alpitour…
Avevo voglia di novità e di buttarmi nuovamente nella mia grande passione. Gli alberghi mi divertono anche se per anni ho dovuto metterli in secondo piano per fare crescere e sviluppare il tour operating ed i villaggi.
Perché Lindbergh?
Il progetto sarà presentato a Rimini durante TTG Travel Experience 2018, ma posso anticipare che questo nome è stato voluto perché ricorda il senso di movimento, la voglia di cercare nuovi spazi e l’entusiasmante storia dell’aviatore americano. Un po’ di tutto. Ci divertiremo.
Partiamo dai numeri di oggi di Eden Hotels. Quanto vale?
Vale 25 milioni di euro di ricavi con 600 dipendenti circa. Tutto questo con 7 strutture a perimetro.
Con qualche nuovo contratto in arrivo per Lindbergh?
In qualche situazione siamo vicini al closing. Speriamo di potere comunicare presto qualche nuova news. Seguo tutti i mercati e le città.
Si tratterà di pura gestione alberghiera?
Possiamo valutare anche l’opzione di acquisto dell’immobile, dipende dalla città e dalla tipologia della struttura.
Dicono che cerchi anche una presenza fuori dai confini nazionali. A che punto sono le trattative?
Penso al mercato europeo perché a 2 ore di volo dall’Italia si trovano soluzioni interessanti, ma andiamo con cautela e prima cerchiamo di mettere la firma alle varie opzioni che stiamo trattando.
Nelle ultime stagioni ha sempre detto che il mondo del tour operating è diventato troppo frenetico. Si è pentito di essere uscito?
Vivo una nuova avventura e mi diverto a fare l’albergatore. Faccio quello che mi piace. Con i villaggi sei sempre sotto pressione mentre nel mondo degli hotel è possibile lavorare su ritmi diversi.
