“Va nella giusta direzione la sentenza del Tribunale penale di Lecce, che ha inflitto una pena esemplare (nove mesi di carcere) a uno ‘spacciatore’ di fake reviews, che scriveva e vendeva recensioni false utilizzando un’identità falsa”.
Arriva il plauso di Federalberghi alla notizia della condanna a nove mesi inflitta a un vero e proprio truffatore delle recensioni e che ha modificato il concetto di recensione falsa e fatta sotto falso nome trasformandolo in un crimine.
La federazione, tuttavia, ricorda come il problema resta “di dimensioni enormi” e non può essere risolto solamente con il lavoro della Magistratura. “A nostro avviso, la soluzione non può che risiedere in una robusta affermazione del principio di responsabilità – prosegue la nota di Federalberghi -. Il primo passo che i portali devono compiere per radicare un sistema in cui prevalgano le vere recensioni, scritte da veri clienti, che raccontano una vera esperienza, è un deciso stop alle recensioni anonime e ai nickname di comodo”.
