Ultimo aggiornamento alle 08:02
|

La villa overwater
compie 50 anni
La storia di un’idea
che ha fatto il turismo

di Cristina Peroglio

È il 1967. Mentre il mondo assiste preoccupato alla guerra del Vietnam e alla morte di Che Guevara, l'Italia dibatte sul divorzio e le signorine al di qua e al di là dell’Oceano guardano attonite al matrimonio di Elvis Presley, tre giovanotti californiani decidono di trasferirsi nelle isole di Tahiti per dare una svolta alla loro vita.

Daranno una svolta, inaspettatamente, a tutta l’industria alberghiera e del turismo.

I Bali Hai Boys
Hugh Kelley, Muk McCallum e Jay Carlisle, meglio noti come i ‘Bali Hai Boys’ aprono hotel sia sull’isola di Moorea che su quella di Raiatea. Ma su quest’ultima destinazione hanno un problema: mancano le spiagge di sabbia, e il successo sembra allontanarsi dal loro albergo.

Kelley cercò quindi una soluzione ed ebbe un'idea che avrebbe rivoluzionato il turismo di Tahiti e non solo per i decenni a venire: suggerì di costruire dei bungalow sull'acqua per dare agli ospiti l’accesso diretto alla laguna. Non solo: in questi bungalow, costruiti come le case tradizionali, con tanto di tetto ricoperto di foglie di pandanus, Kelley ebbe l’intuizione di inserire quel famoso ‘tocco in più’ che farà la differenza, il pavimento di vetro.

Nascita e lusso
Nel 1967 furono costruiti, quindi, i primi tre bungalow sull'acqua al Bali Hai Hotel di Raiatea, a cui seguirono gli overwater bungalow all'Hotel Bali Hai Moorea. Non molto tempo dopo anche l’hotel Bora Bora iniziò a costruire dei bungalow nello stesso stile dei Bali Hai Boys. Oggi, queste stanze sull’acqua sono nei sogni di milioni di persone in tutto il mondo e sono considerati la quintessenza del paradiso.

Cinquant'anni dopo la creazione dei primi esemplari, le isole di Tahiti contano oggi 884 bungalow sull’acqua in 22 hotel in 7 delle 118 isole polinesiane e questo tipo di struttura ha conquistato quasi tutte le più iconiche destinazioni balneari del mondo.


“Per molti viaggiatori in cerca della fuga perfetta nel Sud del Pacifico, soggiornare in un bungalow sull’acqua è un'esperienza da non perdere” dice Paul Sloan, ceo di Tahiti Tourisme. L’overwater, oggi, si coniuga con il lusso: non più bungalow, ma vere e proprie luxury suite e ville che offrono tutte le comodità e che rappresentano, nell’immaginario collettivo, l’idea del relax up level.

Leggi anche: Tahiti
/* */

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook


Torna su
Chiudi