Ultimo aggiornamento alle 13:29
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Hotel e bt, le tecnologie più usate dai viaggiatori d'affari e quelle più desiderate

Il wi-fi, sicuramente e prima di tutto. Ma fra le tecnologie alberghiere che chi viaggia per lavoro utilizza più spesso ci sono anche le app: il 61 per cento dei business traveller nell’ultimo anno ha scaricato la app di almeno una delle 7 maggiori catene alberghiere, e più della metà ne ha sul proprio smartphone almeno due.

La statistica, che arriva dalla Global Business Travel Association (Gbta), è relativa a Stati Uniti e Canada, dove, si legge su Event Report, l’offerta alberghiera è per lo più quella di catena. L’indicazione è tuttavia significativa: le app degli alberghi vengono utilizzate soprattutto per gestire le prenotazioni e il programma fedeltà e per prenotare il soggiorno, ma i business traveller più giovani ne prediligono l’uso per informarsi sui servizi disponibili, contattare il personale dell’albergo, ordinare il servizio in camera.

E se le camere senza chiave, cui si accede con lo smartphone, si diffonderanno (per ora sono state implementate da Starwood, Hilton e Marriott e sono in fase pilota anche in Hyatt e InterContinental, per un totale di poco più di 160 alberghi nel mondo), la GBTA prevede che le app saranno utilizzate in maniera crescente anche per fare il check-in e ricevere la “chiave elettronica”. Lo spazio per l’innovazione c’è, afferma l’indagine dell’associazione, e gli alberghi hanno l’opportunità di investire in nuove tecnologie, a patto però di non tralasciare il miglioramento di quelle esistenti.

La più importante fra quelle esistenti è l’accesso a internet, cui nessun business traveller rinuncerebbe: più di metà degli intervistati trascorre almeno un’ora al giorno connesso al wi-fi nella propria camera per lavorare, e una percentuale simile per attività personali e di intrattenimento. La maggior parte di chi viaggia per lavoro si è inoltre detta propensa o molto più propensa a prenotare l’albergo direttamente (senza passare per agenzie online) se potesse ottenerne in cambio un upgrade del wi-fi: gratis se non lo è, ad alta velocità se lo standard è più lento.

L’indagine indica che i business traveller sono interessati a dotazioni che la maggior parte di alberghi però non offre: la più citata (sembra banale ma chi frequenta gli alberghi sa che non lo è) è un numero adeguato di prese elettriche in camera, seguita dalle prese USB. Piacerebbero anche caricatori per smartphone e computer, così come i servizi di streaming. Chi viaggia frequentemente, infine, vuole avere la possibilità di indicare le proprie preferenze in termini di servizi e setup della camera per personalizzre il proprio soggiorno.

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