Ultimo aggiornamento alle 12:10
|

La posizione di Marriott: "Le Ota possono esserci anche utili"

“Lavorare con le Ota può portare anche vantaggi, basta valutare bene il rapporto tra costi e benefici”.

Osama Hirzalla, vicepresidente marketing di Marriott, getta acqua sul fuoco nella polemica tra gruppi alberghieri e intermediazione, e lo fa dal palco dell’International Hotel Investment Forum di Berlino. “La chiave - spiega - è capire i costi di ciascun canale e la sua redditività”.

“Le Ota - commenta Cyril Ranque, president of lodging partner services per Expedia - possono essere utili per gli alberghi indipendenti che non hanno a disposizione grandi budget di marketing e comunicazione: Expedia solo nel 2015 ha destinato 3500 milioni di dollari alle strategie di marketing”.

Il Forum è stato anche l’occasione per fare il punto sul trend delle prenotazioni alberghiere. Il quadro tratteggiato mostra il ruolo fondamentale che i motori di ricerca rivestono nelle decisioni dei potenziali turisti: il 60 per cento dei viaggi, infatti, parte proprio da loro, in particolare Google, anche se solo il 37 per cento si prenota attraverso una piattaforma online. Di queste prenotazioni, poi, il 25 per cento è effettuato tramite le Ota e solo il 10 per cento è costituito da acquisti diretti.

Leggi anche: Ota
/* */

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook


Torna su
Chiudi