Ultimo aggiornamento alle 13:29
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Gruppi alberghieri in Italia, aumentano gli hotel di catena

Nell’arco dell’ultimo decennio le catene alberghiere presenti in Italia (brand nazionali e internazionali) hanno più che raddoppiato il numero di camere, passando dal 6 per cento del totale registrato nel 2003 all’attuale 14 per cento, pari a circa 148mila camere. E la previsione per il prossimo biennio è di raggiungere il 15% delle camere nel prossimo biennio.

Questo il quadro che emerge da 'Hotel Chains in Italy 2016', studio realizzato da Horwath HTL in collaborazione con Confindustria Alberghi e Res-Str Global.

Secondo lo studio, che come spiega Event Report ha mappato meticolosamente tutti brand dell’hotellerie presenti in Italia con almeno 5 strutture, l’Italia con i suoi 33mila hotel è il terzo Paese per numero di strutture dopo Regno Unito e Germania, seguita da Francia e Spagna, ma è quello dove la penetrazione delle catene è minore: in Italia solo il 4,1 per cento degli alberghi è di catena, contro il 40 per cento del Regno Unito, il 28 per cento della Spagna, il 23 per cento della Francia e l’11 per cento della Germania.

“Il trend italiano è quello di una lenta ma costante riqualificazione del patrimonio alberghiero - ha commentato il presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi Giorgio Palmucci -. Nell’ultimo decennio sono diminuiti del 32 per cento gli hotel a 1 e 2 stelle, ormai fuori mercato, mentre sono aumentati quelli a 4 e 5 stelle, più in linea con le aspettative del crescente incoming internazionale. Ed è su questo segmento che le catene hanno maggiore potenziale di penetrazione”.

Al primo posto tra i gruppi presenti in Italia c’è Best Western, che conta 172 alberghi e 12.523 camere, seguito da Accor con 77 alberghi e 9.953 camere e da NH Hotels, che ha 53 strutture per complessive 8.660 camere. Seguono Atahotels, InterContinental, Starwood, Hilton, Orovacanze, ITI Hotels e Starhotels.

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