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La Germania vieta la parity rate a Booking.com

L’Antitrust tedesca ha vietato la partity rate a Booking.com.

Anche la Germania si accoda così a Italia e Francia nelle iniziative di contrasto alle pratiche di concorrenza sleale. Il Bunderskartellamt ha infatti richiesto alla Ota di eliminare entro il 31 gennaio 2016 tutte le clausule che obbligano gli albergatori a pubblicare la miglior tariffa sul portale, consentendo così agli hotel tedeschi di poter pubblicare sui propri portali tariffe concorrenziali.

Sulla vicenda si è già pronunciato in un comunicato anche il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, che, riporta la nota, “plaude alla decisione tedesca e si augura che il Parlamento italiano concluda in tempi brevi l'iter del disegno di legge sulla concorrenza, che sancisce un analogo principio, introdotto poche settimane fa dalla Camera dei Deputati a larghissima maggioranza, sulla scia di quanto deciso dal Parlamento francese nell'agosto scorso".

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