Ultimo aggiornamento alle 13:43
|

A Roma rivive il Grand Hotel Gianicolo strappato alla 'ndrangheta

Era un hotel di lusso in mano alla 'ndrangheta, ora è gestito da un amministratore giudiziario e, a differenza di quasi tutti i beni sequestrati alla mafia, vanta un bilancio in attivo.

È il Grand Hotel Gianicolo, un esempio virtuoso di gestione grazie al lavoro dell'amministratore giudiziario Ersilia Bartolomucci. "Abbiamo confermato 34 dipendenti - dichiara il nuovo direttore della struttura, Giuseppe Ruisi - li abbiamo regolarizzati tutti e abbiamo fatto tutte le manutenzioni dimenticate per dieci anni: facciata, giardini, piscina. I turisti stanno tornando e in questo modo garantiamo la continuità dell'impresa, anche grazie all'organizzazione di un paio di eventi la settimana da 200 persone, oltre a degustazioni di vini e a cocktail a bordo piscina. Serviva un cambio di mentalità, e c'è stato".

Una storia a lieto fine, una sfida vinta: "Guadagno meno degli altri direttori - confessa Ruisi al Corriere della Sera -, ma non mi posso certo lamentare. L'incarico è prestigioso e tutta la struttura è improntata alla razionalizzazione dei costi e dei fornitori. Questi ultimi sono diffidenti a lavorare con le amministrazioni giudiziali. Molti sono stati cambiati, e alla fine è stato meglio così".

Leggi anche: roma
/* */

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook


Torna su
Chiudi