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Gandalf

Biagio Peluso, Bt consultant agenzie indirette Welcome Travel
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Pensavo fosse amore... invece era un calesse!

“Ma se uno sta bene insieme, non capisco perché deve andare a prendere... Uno gli dice "Viviamo insieme" quando vuol dire che le cose non vanno... Infatti poi quando peggiorano dice: "Perché non ci sposiamo?"... che proprio cominciate che non ce la fate più: "Che facciamo un figlio?". E quando alla fine vi odiate ma siete vecchi, dite "Che ci lasciamo proprio adesso che siamo vecchi?!". È questo il percorso.??”  (Massimo Troisi). Speriamo di no.

Etihad ha soldi e voglia di crescere: negli ultimi tempi  ha rilevato partecipazioni in Aer Lingus, Air Serbia, Air Berlin, nell'indiana Jet Airways, in Virgin Australia e Air Seychelles. Alitalia  le farebbe fare un salto di qualità sullo scacchiere europeo.

L’eterna fidanzata Air France non ha troppi soldi in cassa ed è impegnata in una ristrutturazione interna. La compagnia franco olandese ha in programma tagli per 400 milioni di costi strutturali e con un nuovo piano di esodi volontari per 2500 dipendenti sarebbe difficile giustificare un'acquisizione. Negli ultimi tempi, oltretutto, ha manifestato anche un certo fastidio nei confronti di alcuni dei soci minori di Cai, colpevoli di aver ritardato la sottoscrizione del prestito di 95 milioni di euro e di aver autonomamente cercato nuovi partner industriali dando mandato all’advisor Rothschild di sondare eventuali altre possibilità.

Alcuni dei soci italiani non se la passano bene ed è probabile che non vedano l’ora di uscire, possibilmente prima che Air France fermi davvero i motori, aspettando che i conti di Alitalia peggiorino ulteriormente per fare poi un sol boccone della compagnia.

Gli scenari di scontro tra le due compagnie dipinti in queste settimane sono senza fondamento. Parigi e Abu Dhabi sono già alleate e hanno una forte partnership commerciale. Inoltre Air France già socia al 25 per cento della società italiana, vanta un indiscusso “ius primae noctis” sul suo futuro. Etihad non potrebbe, in quanto extracomunitaria, assumere la maggioranza assoluta del capitale.

Air France avrà realizzato il suo sogno, conquistare il mercato del Belpaese, spendendo meno della metà di quello che aveva messo sul piatto nel 2008. Etihad si sarà ritagliato il suo pezzo di gloria in Europa. Gli azionisti della cordata dei patrioti potranno uscire di scena con meno perdite del previsto.

Ovvio che a questo  punto la cordata dei patrioti sarà soltanto un ricordo. E l’italianità di Alitalia - con buona pace di Silvio Berlusconi - pure.

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