Ultimo aggiornamento alle 10:33
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Audino: "TTG Incontri,
le idee per ripartire"

Concretezza, realismo e una visione ampia. Con la massima concentrazione verso le opportunità di business che in una fiera b2b si possono e si devono cogliere.

TTG Incontri e TTI 2012 assumono una connotazione particolare nell’industria del turismo, colpita in maniera forte e seria dalla crisi economica generale. “Arriviamo in quello che probabilmente, almeno per l’Italia, è il periodo in assoluto più nero - analizza l’amministratore delegato di TTG Italia Paolo Audino (nella foto) -, nel quale si combinano due fattori: calo dei consumi e calo anche della predisposizione agli investimenti, con uno sguardo poco positivo nei confronti del futuro”.

Un contesto che non si limita certamente solo al mondo del turismo e che induce a un’analisi lucida e realistica: “Per imprese e mercati, inutile negarlo, è arduo oggi andare avanti - prosegue Audino -. Ed è arduo pensare che una fiera, per quanto leader sul mercato, possa cambiare l’andamento. Però le fiere sono parte integrante di un percorso di strategie di relazione, networking e diventano tanto più utili al mercato quanto riescono a entrare in questo meccanismo”.
Un percorso che TTG Incontri ha intrapreso ormai da anni, “in tempi non sospetti - evidenzia l’a.d. -. Oggi che è un imperativo lavorare in questo modo ci troviamo con un indubbio vantaggio competitivo che ci conferma fiera numero uno in Italia, ricca di contenuti, di formazione, il tutto con un matching moderno e funzionale al business. E i numeri sono la conferma”.

Il contesto
TTG Incontri si inserisce dunque in una fase di cambiamento del mercato, “cosa già avvenuta, e superata, in realtà più evolute della nostra - spiega -; un cambiamento fatto di forti aggregazione e semplificazioni della reti distributive. Noi siamo più lenti e il percorso sarà più lungo”. I tre giorni della fiera diventano quindi una tappa importante, dove si potrà creare un ambiente favorevole al business.

“Un blogger dell’Emilia Romagna ha scritto: cosa andiamo a fare quest’anno a TTG Incontri - racconta Audino -?. Ecco, questo non deve accadere. Non serve piangersi addosso e creare chiacchiera inutile. Se qualcuno va a Rimini per piangersi addosso e non per cogliere le occasioni... beh, allora è meglio che inizi a pensare al proprio futuro”. Un concetto, questo, che l’amministratore delegato approfondisce ulteriormente: “Alle fiere si va per vendere e per comprare. Ho sempre ritenuto poco visionario chi dice che nelle fiere c’è più gente che vende. La legge della domanda e dell’offerta non l’abbiamo fatta noi e chi non la comprende o non la sfida non va da nessuna parte. Con buona pace del blogger romagnolo”.

Ora la parola passa al mercato, agli espositori, ai visitatori, agli umori che si raccoglieranno nei padiglioni, cercando di fare in modo che sia un po’ come tutti gli anni, ovvero macchina del business per l’industria turistica. Né più né meno. “Nella convinzione di potere sentirmi dire a fine TTG Incontri: arrivederci a Rimini per la prossima edizione”, conclude Audino.

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