Ultimo aggiornamento alle 12:31
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Come il Covid ha cambiato il Mice: Gattinoni traccia le tendenze

La pandemia ha cambiato profondamente la meeting industry. Negli ultimi 14 mesi sono emerse nuove esigenze in tema di mete, tecnologia e sostenibilità. A confermarlo Silvia Pozzi (nella foto), chief logistics officer di Gattinoni Mice, che fa il punto sulle principali tendenze emerse nell’ultimo periodo.

L’Italia si riconferma principale meta per gli eventi del 2021. L’orientamento delle aziende è verso situazioni ‘en plein air’, non solo per il distanziamento, ma perché, spiega Pozzi, “le persone sono rimaste costrette in casa per molti mesi praticando smart working e ora desiderano fortemente stare all’aperto”.

Cambiano i gruppi
Cambia la composizione dei gruppi. “Si preferisce concepire gruppi di massimo 50 persone, studiando back to back se i partecipanti sono molti di più”.

Per quanto riguarda le soluzioni di soggiorno, “non si ricercano più hotel tipicamente business, ma piuttosto strutture di charme o shabby chic, preferibilmente soluzioni che consentano allestimenti diversi per i momenti di lavoro e per rispettare le distanze. Non si aspira più al ristorante estremamente elegante, la cena di gala con un look molto formale; si desidera offrire (da parte delle aziende) e vivere (da parte dei partecipanti) una componente esperienziale di qualità”.

Le mete estere
All’estero, le aziende valutano soprattutto soluzioni vicine. Top destination sono comunque Europa ed Emirati. Mentre mete emergenti sono il Montenegro e l’Arabia Saudita.

Valore aggiunto nella scelta delle destinazioni è il rapporto con il territorio. “L’Italia cosiddetta minore ha mosso molti passi in tal senso. Numerosi comuni lanciano bandi per promuovere eventi, perché sono consapevoli di quanto questi muovano l’economia dell’indotto. Organizzare eventi in territori che non hanno una vocazione specifica contribuisce al loro rilancio”.

Il ruolo della tecnologia
La pandemia e i periodi di lockdown hanno fatto della tecnologia un elemento essenziale della quotidianità. Di conseguenza, anche il mondo degli eventi si è rimodulato. “La tecnologia sosterrà sempre di più la gestione degli eventi, rendendo alcuni processi automatizzati e più snelli, tuttavia – aggiunge Pozzi - non si deve correre il rischio di perdere totalmente il contatto umano, elemento imprescindibile nella industry degli eventi”. È perciò in corso una partnership costante fra logistica e tecnologia. “Ad esempio, la segreteria organizzativa, che era il cuore dell’assistenza, operando da remoto diventa anche concierge. Gli eventi in streaming vengono corredati dall’invio presso l’abitazione di prodotti legati all’evento stesso. Le piattaforme sono assolutamente user friendly. Avviene così anche nella Digital Communication, poiché l’evento deve essere vissuto live ma anche da chi lo segue da casa”.

C’è poi il tema della sostenibilità, sempre più richiesta dai clienti. “Una sostenibilità che da un lato si declina a livello ambientale, ma parliamo anche di una sostenibilità fatta di benessere autentico”.

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