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Come cambia il Mice in Italia: l'indagine Enit

L’Italia cresce come destinazione Mice. Secondo le prime anticipazioni sui dati Icca 2018, con 522 eventi realizzati e una crescita del business dell’1,4% rispetto al 2017, la Penisola si piazza al sesto posto nel mondo e al quinto in Europa per numero di incontri d’affari. Ed esperienze, benessere ed ecosostenibilità sono alla base dell’evoluzione del settore nella Penisola, come rivelano le ultime tendenze rilevate dal Ufficio Studi Enit, che saranno presentate all’Imex di Francoforte, in scena dal 21 al 23 maggio.

I trend
Secondo l’indagine, si punta infatti su turismo esperienziale (44,4% delle associazioni di operatori), alta cucina e benessere (29,4% dell’hotellerie) ed ecosostenibilità (nel 25% degli enti territoriali). Sia gli enti territoriali che le Dmo si stanno adoperando per lo sviluppo sostenibile territoriale, ambientale e legato alle materie prime, alle produzioni bio e in generale al benessere.

La cultura, l’arte e la possibilità di fruire delle destinazioni in termini “saperi” e di “saper fare”, evidenzia l’indagine Enit, rappresentano asset imprescindibili per un posizionamento competitivo.

Come cambia l'offerta
L’hôtellerie punta sul fattore del valore aggiunto dato dall’haute cuisine e dal wellness. Le associazioni di operatori spingono sul volano del turismo esperienziale, in grado di valorizzare le singole capacità imprenditoriali incentrate sui fattori comuni del territorio (tradizione, cultura materiale e immateriale, produzioni tipiche agroalimentari ed artigianali, ecc.). Le location specializzate mirano alla promozione di iniziative ecosostenibili con la fruizione consapevole delle risorse del territorio.

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