L'imperativo è "fare sistema". È questa la rotta da percorrere "per rilanciare la meeting industry" italiana.
Il tema è stato al centro del dibattito durante il 'Politician Forum' che si è tenuto a Btc, la fiera degli eventi in corso a Firenze. Il panel ha coinvolto attori della filiera del turismo congressuale ed esponenti delle istituzioni in occasione della presentazione del 'Libro Bianco del Congressuale Italiano'. Con il documento, promosso da Federcongressi&Eventi e Btc, il comparto ha presentato alle amministrazioni pubbliche una serie di proposte concrete per sostenere lo sviluppo dell'industria degli eventi.
La premessa imprescindibile per qualsiasi strategia di rilancio è dunque la "stretta collaborazione tra pubblico e privato". È un passaggio irrinunciabile anche se, ha sottolineato Mario Buscema, presidente di Federcongressi&Eventi, "spesso è difficile trovare un ascolto adeguato a livello istituzionale".
Sulle priorità di intervento contenute nel Libro Bianco si è, invece, soffermata Carlotta Ferrari, presidente di Convention Bureau Italia: "È necessario intervenire a gamba tesa sulla comunicazione, dando informazioni concrete e pertinenti e, allo stesso tempo, favorire lo sviluppo dei Convention Bureau locali e di un sistema coordinato e condiviso".
Su questi aspetti ha assicurato il suo appoggio il commissario straordinario dell'Enit, Cristiano Radaelli: "La nuova Enit avrà un gruppo di lavoro dedicato sul tema del congressuale. Il tema delle risorse è un tasto doloroso. Si tenga conto - ha osservato - che Vienna, indicata dal Libro Bianco fra le best practice, dispone del 50 per cento in più di ciò che Enit ha a livello nazionale. Nell'ambito della riorganizzazione delle sedi estere - ha aggiunto - lavoreremo per individuare delle risorse specifiche di supporto".
Anche l'Anci intende fare la sua parte, ha garantito il presidente dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e sindaco di Torino, Piero Fassino: "L'Anci può svolgere un ruolo di indirizzo. Siamo disponibili a siglare con Convention Bureau Italia un 'protocollo di cooperazione' per supportare una strategia di sistema sul fronte congressuale.
A fare gli onori di casa, e a raccontare le best practice messe in campo dalla città, c'era anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella: "Ogni grande città che si voglia presentare come meta ha bisogno di una strategia molto chiara. La nostra - ha raccontato il sindaco - comincia dal territorio. Da qualche anno abbiamo iniziato a usare con buon senso il patrimonio culturale fiorentino per arricchire e rendere attrattiva la città come destinazione congressuale. Fare squadra, lavorare al rafforzamento del rapporto tra pubblico e privato e avere uno sguardo di lungo periodo - ha aggiunto - è la strada giusta che tutti dobbiamo intraprendere".