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L'anniversario: quei dodici chilometri che hanno fatto storia

di Domenico Palladino

Il significato del nome non appariva dei più incoraggianti. Ma la Banca Centrale del Messico, alla ricerca di un'alternativa ad Acapulco per dare spazio alle migliaia di turisti americani orfani delle spiagge cubane, non si fece evidentemente influenzare dall'appellativo Cancun, letteralmente 'nido di serpenti' in lingua Maya.

Nacque così una delle mete preferite dal pubblico italiano in Messico insieme a tutta la Riviera Maya, che festeggia quest'anno i 40 anni di vita turistica. A sancire il successo della destinazione contribuì il supporto dell'Inter-American Development Bank, dalle cui casse arrivò una fetta sostanziosa di prestiti alle imprese che iniziavano a costruire, che tornerà qui quest'anno per il meeting annuale. La meta non ha però avuto una storia sempre felice e due terribili uragani, il primo nel 1988 e il secondo nel 2005, provocarono una distruzione senza precedenti.

Dopo la furia di Wilma il Governo mise in campo 20 milioni di euro solamente per ripristinare quei 12 chilometri di spiaggia che hanno contribuito a fare la fortuna di questa lingua di terra: facendo le cose in grande, portarono addirittura a 28 metri la larghezza dell'arenile sottraendo sabbia ai fondali. Il blocco forzato dei flussi turistici, poi, diede l'occasione per altri investimenti nelle infrastrutture con il conseguente innalzamento del livello degli hotel. Sempre la spiaggia sarà oggetto di un nuovo e più imponente piano di restyling e rinnovamento, con lo stanziamento di altri 50 milioni di euro.

Un altro tassello che spiega, cifre alla mano, come la meta messicana venga considerata determinante per fare crescere il settore nel Paese. Una destinazione che ormai si è dimostrata in grado di resistere agli eventi avversi, uscendo sempre a testa alta dalle difficoltà.


Quattro milioni

Circa 4 milioni di turisti all'anno, il 65 per cento dei quali provenienti dai mercati d'oltreoceano. La cifra supera di quasi sei volte la popolazione locale, pari a 700mila unità, quasi tutti impiegati nel turismo.


Offerta camere a quota 30mila

Il ricettivo rappresenta uno dei punti di forza di Cancun, grazie anche all'ampio restyling effettuato nel 2006 dopo i danni provocati dall'uragano Wilma. Attualmente l'offerta alberghiera può contare su 28.808 camere distribuite su 146 tra hotel e resort, gran parte dei quali di livello superiore. Completano le proposte per i diversi target campi da golf e ampi spazi congressuali.

Secondo in Messico

L'aeroporto di Cancun è il secondo scalo del Paese dopo Città del Messico e lo scorso hanno ha visto il transito di oltre 11 milioni di passeggeri. Il record spetta tuttavia al 2008 quando la cifra salì a 12,6 milioni. Tre i terminal del complesso per un totale di 47 gate di imbarco. Oltre 60 i vettori che hanno volato sullo scalo.

Ultimo aggiornamento: 06/05/2010

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