Ultimo aggiornamento alle 14:43

Il commento del direttore

Remo Vangelista, Direttore TTG Italia
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Cercasi alleati

Il trasporto aereo sta attraversando l’ennesima fase di trasformazione. L’espansione di aeroporti e compagnie aeree sembra aver imboccato la strada in discesa.

I segnali di preoccupazione arrivano ormai da ogni angolo del mercato e si prospetta un’ulteriore fase di concentrazione, con brand destinati a sparire.

I vettori che si presentano sulle piste senza un'alleanza globale con un network di collegamenti e una flotta tirata al millimetro iniziano a mostrare segni di cedimento.

Se anche alcuni big del low cost si preoccupano dei cieli intasati e del calo della domanda qualcosa sta girando nel modo sbagliato.

Michael O’Leary anche dopo la riconferma a ceo di Ryanair ha comunque limitato le sue uscite e si guarda bene dall’attaccare i concorrenti. Non tira aria di grandi guadagni.

Lufthansa con il suo gruppo allargato di vettori appare quella più salda, ma a Francoforte seguono con estrema attenzione il revenue di ogni singola rotta. I tempi dello sviluppo a ciclo continuo sembrano finiti.

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