Ultimo aggiornamento alle 10:38

Il commento del direttore

Remo Vangelista, Direttore TTG Italia
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Il solito film

Risultato scontato. I vettori low cost guidano la classifica sotto tutti i punti di vista e per le compagnie tradizionali (nome brutto, ma ormai in uso) non rimane molto spazio. Anche nel 2015 Ryanair tira il gruppo.  

Le linee aeree che hanno perso terreno nel corso dell’anno sono state al centro di alcune tensioni con la distribuzione tradizionale. Si è tornati a parlare di freddezza tra le parti con inevitabili ripercussioni sul fronte vendite. Lufthansa su tutti.

I tedeschi hanno preso decisioni chiare, tagliando il costo della distribuzione e anche tra i network italiani ci sono state prese di posizione molto dure. A ruota di Lh altri vettori hanno messo mano ai conti, sforbiciando il possibile sulla distribuzione tradizionale.

Questo mentre le low cost hanno continuato a spadroneggiare, coccolate dai vari aeroporti. Non importa poi se in alcuni casi le rotte vanno e vengono, perché il territorio ormai assorbe tutto e cerca solo il prezzo.

Resta Alitalia e la sua ennesima rivoluzione di manager e commerciale. Da pochi giorni a pilotare Az è stato chiamato Cramer Ball, di provata fede Etihad e fino a poche settimane fa alla guida dell’indiana Jet Airways. Si riparte ancora una volta con grandi attese, sperando che la nuova via porti finalmente ad eliminare quel fastidioso rosso di esercizio.

twitter @removangelista

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