Operativo, ferocemente concentrato sull'Expo. Luca Patanè lo descrivono così i suoi a Milano.

Pochi giorni e si parte con la grande manifestazione che attrae chiacchere e pareri da tutto il mondo. Soprattutto chiacchere e critiche per ora.

Intanto il presidente Uvet ha iniziato il conto alla rovescia perché crede nell’evento milanese e solo ieri ha detto a 'Affari e Finanza' che le cose stanno andando bene “e prevediamo di chiudere il 2015 con ricavi in crescita del 20 per cento”.

Sulla questione Expo Patanè ha spiegato di aver venduto il 25 per cento dei biglietti acquistati, ma sa bene che non sarà un gioco da ragazzi piazzare il resto del malloppo.

Al momento si parla molto dei ritardi Expo e questo condiziona anche l’attenzione in generale della della domanda. Ma in queste ore Patanè non ci bada  e lavora per chiudere gli ultimi contratti.
Dopo aver acquisito la gestione per gli eventi  del padiglione Usa la strada è apparsa in discesa con la firma di altri 12 contratti per altrettanti paesi ospiti. “Expo è lunga, il bello deve ancora arrivare. Siamo ottimisti e abbiamo prenotato altri 100mila biglietti”.

Ma non sarà una passeggiata, presidente, perché per ora il vento spira contro l’Expo e servirà grande tenacia.

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