Ultimo aggiornamento alle 12:07
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Limite al contante: è scontro fra turismo e Governo

Si apre lo scontro fra l'industria del turismo e il Governo. Nodo del contendere, la tracciabilità dei pagamenti.

Le dichiarazioni del ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, che vorrebbe abbassare il limite dei mille euro per il pagamento in contanti, provoca una nuova levata di scudi da parte delle imprese.

I primi a lanciare l'allarme sulle conseguenze che una nuova stretta sul contante potrebbe provocare al turismo sono gli albergatori: "La soglia va ripensata - dice il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca - . Dovremmo poter giocare la nostra partita su uno scacchiere, l'Europa, con le medesime regole. Al momento invece, l'Italia gioca con una zavorra: per stare al passo con gli altri Paesi europei bisognerebbe piuttosto alzare il tetto dei contanti a 3.000 euro".

Anche le agenzie di viaggi si schierano contro la stretta sul contante: "Rappresenta un ulteriore impedimento per gli agenti di viaggi nello svolgimento della propria attività lavorativa - ha detto Amalio Guerra, presidente Assoviaggi Confesercenti - riducendo i margini a causa degli alti costi delle commissioni per i pagamenti con le carte. Pensavamo di avere raggiunto il fondo ma al peggio non c'è mai limite".

Accanto alla levata di scudi del turismo, anche una parte del mondo politico ha frenato sull'ipotesi di un nuovo limite, tanto che per ora il limite sulla tracciabilità resta fisso a mille euro.

Leggi anche: Assoviaggi, Federalberghi
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